venerdì 28 dicembre 2018

Pandoro Morandin




Da novembre coccolo la mia pasta madre per fare i grandi lievitati.
Quest'anno è stato un continuo nei fine settimana fra nottate, attese, e impasti di panettoni.
Perchè, anche se il tempo è poco, quando si fa qualcosa che si ama, lo si cerca e ci si organizza calcolando tutto al minuto.
Così non poteva mancare il pandoro, che in casa amano più del panettone.
La mia amica e musa Micaela, di inestimabile saggezza, mi ha consigliato di provare il pandoro Morandin.
Avevo già provato il suo buonissimo panettone, e il pandoro vi assicuro, è eccezionale.
Morbidissimo, profumo e sapore tipici di questo lievitato. Mollica filante e sofficissima.
Anche le persone abituate al pandoro commerciale lo troveranno ottimo.
Mi sono affidata al blog dei Fables che hanno riportato benissimo la ricetta di Morandin.
Non sto a ripetere tutto quello che loro hanno scritto, sono chiarissimi e descrivono tutto dettagliatamente. Potete trovare la ricetta sul loro blog.
Io riporterò solo dei consigli aggiuntivi su alcune procedure e la cottura.
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mercoledì 19 dicembre 2018

Ciambellone al cioccolato solo albumi




Periodo di panettoni, di notti in bianco e di forti emozioni per gli amanti dei lievitati.
E dopo l'attesa delle cupole, la frenesia di sfornare, ribaltare e fare raffreddare, si rimane con il frigorifero pieno di albumi avanzati.
Soprattutto se si fa doppia dose.
Quindi, ecco qua, la mia amica Micaela, fonte di ogni saggezza (date un'occhiata al suo blog, solo ricette affidabili), mi suggerisce la soluzione a tutti questi albumi inutilizzati. Il bello è che all'inizio può sembrare una soluzone di ripiego, ma dopo il primo assaggio si capisce subito che diventerà una delle torte più amate in casa.
Un alto, morbido, profumatissimo ciambellone al cioccolato.
L'ho rifatto due volte in due giorni, perchè è andato a ruba, ed è stato richiesto sia per la merenda del pomeriggio, che per la scuola (questa è la vera prova del nove).
Ricetta semplicissima, ringrazio la blogger che l'ha riportata su questo blog (presa a sua volta da qui).
L'ho provata sia con il burro Lurpak, come da ricetta, che con olio, e viene benissimo in entrambi i modi.
Cottura perfetta nello stampo a ciambella Nordic Ware che volevo da tempo, comprato sul sito di Peroni, il mio negozio preferito per tutto quello che riguarda la pasticceria. Hanno un assortimento e un servizio clienti impareggiabile.
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venerdì 7 dicembre 2018

Brownie di Michalak con namelaka alle arachidi




Il brownie è uno di quei dolci al cioccolato irresistibili, sia per il suo sapore pieno, che per la sua consistenza particolarmente umida e scioglievole all'interno.
In casa piace molto, e se lo si prepara quando ci sono altri bambini si ha sicuramente successo.
Ma vogliamo mettere cosa può essere l'accoppiata fra un brownie e una crema al cioccolato e arachidi?
Io l'ho provato, ed è così buono che la definizione di foodporn gli calza a pennello.
Invece di realizzare il solito rettangolino al cioccolato che spesso si vede in giro, ho voluto dargli una veste un pochino più ricercata, come d'altronde si meritava la buonissima ricetta di Michalak che ho provato.
Così, ho potuto finalmente usare lo stampo della Silikomart "Cubo mini", che offre la possibilità di ralizzare tanti piccoli cubetti da 3,5 cm (praticamente la dimensione ideale per essere divorati uno dietro l'altro).
La namelaka l'avevo già usata qui, sostituendo la pasta di nocciola indicata nella ricetta di Pinella con quella di arachidi. Se una ricetta è ottima la si riprova, e io mi ricordavo bene la bontà di questa crema.
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lunedì 26 novembre 2018

Kouglof di Christophe Felder




Questo lievitato lo corteggiavo da un po', ma mi mancava lo stampo adatto.
Poi ne ho trovato uno da 18 cm, che come forma si avvicina all'originale, e tempo una settimana l'ho provato.
Il Kouglof, o Kughelof, o Gughelupf (ne esistono varie versioni), è un dolce alsaziano che si realizza tipicamente per le feste o nel periodo natalizio.
Ovviamente è più facile da realizzare rispetto a un panettone, ma ha la caratteristica che può essere leggermente imbevuto con uno sciroppo aromatizzato, e forse per questo è ritenuto un antenato del babà (non conosco la storia prescisa).
La versione originale prevede l'uso di uvetta, che però a casa non mangiamo molto, quindi l'ho sostituita con pezzetti di cioccolato bianco e aromatizzata con un pochino di mix aromatico a base di miele, arancia, limone e vaniglia.
Mi sono affidata a una ricetta di Felder, presa da questo bellissimo blog, a cui però, a parte gli aromi, ho applicato una modifica nella quantità di liquidi e lievito e ho aggiunto lo sciroppo per bagnarlo, come visto qui.
Infatti, leggendo le dosi, mi sembrava che potessero rendere problematico l'impasto, impressione confermata dalla blogger che ha scritto di aver aggiunto un pochino di farina.
La ricetta non presenta particolari difficoltà e assicura un risultato buonissimo, morbido e molto profumato.
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venerdì 16 novembre 2018

Plumcake al limone di Massari




I plumcake sono dei dolci affascinanti, amo la collinetta che li rende tipici.
Ancora più carini sono i mini plumcake, comodi anche da portare a scuola come merenda.
Sempre attingendo alla collana che sta uscendo in edicola in questo periodo, "A scuola di pasticceria" di Massari, ho provato questa ricetta di plumcake al limone.
Di certo il Maestro non lesina col burro, d'altronde questa preparazione è notoriamente fatta così, però il sapore del limone lo rende leggero e delizioso.
La ricetta originale prevede nell'impasto pezzi di limone candito, che ho sostituito con il cedro candito.
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venerdì 2 novembre 2018

Brioche filante con crema e panna





La brioche filante è così buona, in qualsiasi modo la si prepari, che non ce l'ho fatta a provare un altro impasto, la tentazione a rifarla era troppo forte.
Quella classica potete trovarla qua, è una ricetta francese che avevo scoperto su questo blog. Anche in versione monoporzione è di una morbidezza e bontà eccezionali.
Ma volete mettere farcita con la panna fresca montata? Diciamo che è come una morbidissima brioche siciliana (più morbida dell'originale) che si può trovare nelle gelaterie migliori della Sicilia, oppure come quei maritozzi farciti che fanno in alcune regioni d'Italia (mai assaggiati, quindi non posso fare un reale paragone, però il concetto penso sia lo stesso).
Per quelle con la crema pasticcera invece, ho usato una tecnica che ho visto da Bachour. Ricordano le veneziane, perchè la crema rimane abbastanza in superficie. Prima di infornare si inserisce una sac a poche con beccuccio tondo al centro della brioche, affondandola per circa 2/3 cm, e si inserisce la crema. L'ho completata con mandorle a lamelle e zucchero a velo, anche così una squisitezza.
Entrambi i tipi di brioche li ho inseriti nei pirottini in alluminio, che danno forma e rigidità, ma quelle con la panna le si può formare come semplici sfere e poi farcire.
Gli aromi che ho usato per l'impasto sono limone e vaniglia, non ci vuole molto per renderla perfetta.
Per la crema pasticcera ho usato la ricetta di mia nonna, donna sapiente in cucina. Qualsiasi cosa lei preparasse era perfetta. E' una ricetta su cui faccio sempre affidamento.
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venerdì 26 ottobre 2018

Torta francese pere e frangipane, torta Bourdaloue




Fino a ieri pensavo che il mio dolce preferito del periodo autunnale fosse la apple pie.
Poi ho preparato questo dolce francese, e ho messo tutto in discussione.
Prima di presentervela sottolineo subito, è buonissima, provatela!
Si narra che questa ricetta sia nata intorno al 1850 da un pasticcere che aveva il suo negozio in Rue Bourdaloue, quindi prende il nome dalla via in cui sorgeva la pasticceria.
La preparazione è facile, è composta da pasta frolla, frangipane alle mandorle e pere sciroppate (farlo è veramente semplicissimo, ma se non sia ha voglia si possono comprare quelle già pronte). Non si tratta di chissà quali tecnicismi, anzi, l'aspetto è anche abbastanza rustico, ma nell'insieme si ottiene un dolce così buono ed equilibrato, da far stupire al primo assaggio.
Per la ricetta della frolla e dello sciroppo di cottura delle pere ho fatto riferimento a questo blog francese, mentre per il frangipane ho leggermente modificato una ricetta di Montersino presa da Golosi di Salute, e che trovo sempre deliziosa.

venerdì 19 ottobre 2018

Plumcake al cioccolato nero fondente di Massari




Sto collezionando la collana dei libri di Massari che sta uscendo in questi giorni.
Non avevo suoi libri e questa è una bella occasione. Ci sono un sacco di spiegazioni dettagliate e specifiche per il tipo di preparazione trattato.
Prendo il libro dedicato ai dolci al cioccolato, lo sfoglio velocemente, e mi blocco subito sulla foto di un enorme plumcake al cioccolato. Fatto vedere a casa, riceve l'approvazione di tutti, quindi corro a prepararlo.
Eccolo qua, esagerato con questa meravigliosa cupola. Facilissimo da fare, a merenda dovete strapparlo dalle mani dei bambini, se no lo finiscono. E io che volevo conservarlo per la colazione,
Con le porzioni inicate vengono precisi due stampi da plumcake lunghi 15 cm x 8,5 cm. Per avere questa crescita è importante usare stampi stretti, o comunque ben riempiti, i miei stampi erano pieni fino al bordo.
Ho fatto delle piccole modifiche alla ricetta.
Non ho aggiunto il rum, ho allingato la cottura di 5 minuti, e non ho spennellato la superficie del plumcake con la glassa paingente, ma solo con la gelatina (o confettura) di albicocche.
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venerdì 12 ottobre 2018

Bignè craquelin al cacao con crema di panna e mascarpone





La cosa curiosa di questi bignè è che sono buoni anche senza farcitura. Di solito il bignè nudo lo reputavo piuttosto insipido di sapore, invece questi al cacao, grazie a questo friabile craquelin, sono proprio buoni!
Presi dal libro CioccoSantin di Maurizio Santin, si sviluppano benissimo in cottura lasciando l'interno vuoto e perfetto per la farcitura.
Li ho abbinati a una semplice crema di panna e mascarpone, un dolcino delizioso.
Per realizzarli ho provato una tecnica nuova (nel senso che è la prima volta che la uso), ossia ho riempito delle piccole mezze sfere con la pasta choux cruda, le ho congelate e poi cotte direttamente da congelate.
In questo modo vengono dei bignè regolari e molto simili l'uno all'altro, con un bello sviluppoa cupola.
Li ho decorati con le ultime fragoline del giardino e qualche fogliolina di menta.
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sabato 6 ottobre 2018

Sacher rivisitata di Maurizio Santin




Volete provare un dolce favoloso? Equilibrato sotto ogni aspetto? Provate questo.
Ispirandomi alla Sacher rivisitata di Santin, ho usato il suo biscotto morbido Sacher, farcito con un'ottima confettura di albicocche, e l'ho ricoperto con quel velluto di crema di Michalak che mi ricorda tanto per sapore i cioccolatini Lindor (si, quelle palline di scioglievolezza, dalla bontà inaudita).
Della crema ho variato il cioccolato, lui usa il Dulcey, un cioccolato bianco dorato, io, come Santin, ho usato un cioccolato al latte. La consistenza e la bontà di questa crema sono veramente eccezionali.
Michalak la chiama "Crème onctueuse Dulcey", e la si trova sul suo libro Masterbook.
Il biscotto morbido di Santin per consistenza è diverso dalla classica Sacher, molto più morbido e leggero. Io l'ho cotto in un piccolo stampo da plumcake, lungo circa 15 cm, ma potete usare una teglia quadrata o rettangolare di circa 15 cm x 20 cm, alta almeno 4 cm, e poi ricavarvi le porzioni di biscotto che volete.
L'unione della dolcezza della crema al cioccolato, l'acidulo della confettura, e la delicatezza del biscotto, crea un equilibrio perfetto.
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lunedì 1 ottobre 2018

Croissant tutto cioccolato





Un croissant un po' diverso dal solito, ancora più friabile grazie all'uso del cacao e di un pochino di cioccolato nell'impasto. Per chi non ama la brioche troppo dolce, ma anzi preferisce il tipico croissant francese, è una vera tentazione. Avendo il cacao amaro, per compensare la dolcezza, consiglio di ricoprirla con cioccolato fondente e zucchero a velo. Ottima anche con una farcitura al cioccolato che ho dimenticato di mettere.
Ho combinato insieme la ricetta di Di Carlo che uso solitamente e che trovate qui e qui, e una di Bachour di un croissant al cacao. Lui la ricopre completamente di cioccolato dopo la cottura, ma ho pensato che sarebbe stata più scomoda da mangiare a causa dello scioglimento della superficie.
All'interno volevo farcirlo con dei bastoncini di cioccolato, come si fa con i pain au chocolat, ma l'ho dimenticato. Mi sono rifatta però ricoprendo la superficie con cioccolato fuso con un goccino di latte e zucchero a velo. Un sapore incredibile!
Come già precisato nelle ricette che ho indicato sopra, seguo una procedura adattata per una lavorazione casalinga, senza sfogliatrice, secondo la mia esperienza.
Il croissant è una preparazione molto complessa, quindi è essenziale rispettare queste indicazioni:
- serve il freddo, non scaldare burro e impasto;
- utilizzare burro adatto, assolutamente no il comune burro italiano da supermercato, consiglio il burro bavarese, rimane plastico;
- rispettare gli spessori indicati;
- mentre si stende mantenere una forma rettangolare più regolare possibile. Se necessario tagliare gli eccessi.
Inoltre, prendetevi una sera e una mattinata tutta per voi, per dedicarvi a sfogliare. Se è la prima volta sarà difficile ottenere il risultato sperato, ma se, come me, siete innamorati dei croissant, non vi arrenderete e ogni prova aiuterà a migliorare.
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venerdì 21 settembre 2018

Biscotto sandwich al cioccolato di Antonio Bachour




Quando ho visto i biscotti sandwich di Antonio Bachour è stato colpo di fulmine, oltre che salivazione immediata.
Dei biscottoni ripieni di ganache al cioccolato dalla linea così essenziale ma ricchi, abbondanti ed eleganti allo stesso tempo. Ricetta fra l'altro semplice e accessibile.
L'unica difficoltà per me era reperire il cioccolato usato da Bachour, il Dulcey di Valrhona, un cioccolato dal colore biondo miele.
Avevo però troppa curiosità di provare questa ricetta, quindi, ignorando eventuali differenze tecniche e di sapore, ho rischiato usando cioccolato gainduja, fondente e bianco. Nel più assoluto menefreghismo di cosa fosse corretto e cosa no, ho però ottenuto una ganache che reputo eccellente, sia come sapore che come setosità. Inoltre, a causa della fretta, e del dover incastrare la preparazione fra due impegni, ho letto velocemente le indicazioni per la ganache e, ricordandole male, ho seguito tutt'altra procedura. Nel dubbio inserisco entrambe le versioni, quella indicata da Bachour (fidatevi di lui), e la mia da amatoriale indaffarata. La fortuna aiuta gli audaci, chissà. In questo caso ha aiutato una golosa in crisi da cioccolato.
E anche il biscotto sablè, parliamone. Può un uomo ideare qualcosa di così buono? A quanto pare Bachour può. Una frolla così saporita, senza aggiunta di alcun aroma, che lascia stupiti.
Devo ammetterlo, mi sono innamorata delle sue ricette.
Per ottenere quel bell'effetto a rete sui biscotti serve un tappetino microforato, molti mi chiedono quindi specifico che ho usato quello di Silikomart.
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venerdì 14 settembre 2018

Crema pasticcera al cioccolato e nocciola




Il libro di Leonardo Di Carlo per me è un vero punto di riferimento, le sue ricette sono così ben bilanciate e buone che sopportano anche delle varianti.
Traendo spunto dalla ricetta della crema pasticcera di mia nonna (una donna piena di sapienza e intuito in cucina), e dalla crema al cioccolato di Di Carlo, ho creato questa crema pasticcera al cioccolato e nocciola.
Molto buona e cremosa, con un sentore di nocciola che ben si sposa con il cioccolato ma senza prevaricare. L'ho usata per farcire la torta di Martha Stewart che ho già pubblicato, e nell'insieme ho ottenuto una delle torte a strati più buone mai mangiate. Nella ricetta ho aggiunto la gelatina perchè, dovendo farcire una torta, mi serviva una crema densa che non colasse fuori. Se invece si dovesse usare questa crema per un dolce al bicchiere, si può omettere la gelatina.
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venerdì 7 settembre 2018

Cassata al forno siciliana




La cassata per i siciliani è un dolce rappresentativo del patrimonio gastronomico locale, e anche al di fuori della Sicilia è conosciutissimo.
Ma c'è una sua variante che io addirittura preferisco alla sua omonima colorata e piena di canditi, ed è la cassata al forno.
Dall'aspetto più sobrio e semplice, potrebbe sembrare una qualsiasi crostata, ma in realtà è uno di quei dolci antichi che sono arrivati ai giorni nostri in tutta la loro sapienza e bontà.
Il ripieno è formato ovviamente da crema di ricotta di pecora (importantissimo il tipo di ricotta) e gocce di cioccolato (i canditi qui non ci sono, se li trovate sono varianti). Questa crema però, per non inumidire il guscio di frolla, è isolata da dei dischi (o strisce) di pan di Spagna, o biscotti sbriciolati. Se invece si fa scolare la ricotta in frigo per circa 6 ore, non è necessario rivestire la frolla con la torta.
La ricetta classica prevede una frolla magra (tradizionalmente fatta con strutto), e del pan di Spagna, ma ho deciso di renderla ancora più friabile e saporita utilizzando la pasta sablè di Leonardo Di Carlo (è una frolla molto saporita e friabile, perfetta anche per i biscotti da sacchetto) e strati sottili della torta di Martha Stewart.
So che non è facile trovare ovunque della buona ricotta di pecora saporita, come quella che producono in Sicilia. Io ne ho trovata una che le si avvicina al banco gastronomia dell'Esselunga, altrimenti al banco frigo cercate la ricotta confezionata Zappalà.
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mercoledì 22 agosto 2018

Brioche filante con gocce di cioccolato, ricetta francese




Quando vedo le ricette di brioche francesi non so resistere, mi attirano tantissimo, già mi immagino la morbidezza e il profumo del burro.
Questa in particolare ha catturato la mia attenzione, l'ho travata su questo blog francese di cui ringrazio tantissimo l'autrice, perchè è di una bontà assurda!
Brioche profumatissima, mollica filante, sofficissima, e poi le gocce di cioccolato che la arricchiscono la rendono una di quelle preparazioni da fare e ripetere.
L'ho fatta ieri sera per provarla a colazione, e chiusa nei sacchetti per alimenti si è conservata perfettamente morbida. Ci è piaciuta così tanto, i bambini in particolare ne erano entusiasti, che l'ho rifatta stamattina, merita di stare sul blog.
L'unica modifica che ho apportato alla ricetta è che ho ridotto la quantità di lievito di birra. Si allungano di pochino i tempi di lievitazione ma la brioche ne guadagna. 
Consiglio questa ricetta, provatela e ne sarete conquistati.
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domenica 29 luglio 2018

Torta da farcitura di Martha Stewart, vanilla layer cake




La ricerca della base perfetta per una torta da farcire non è semplice. Ne ho provate diverse ma non ero mai pienamente soddisfatta, c'era sempre qualcosa da perfezionare o da cambiare.
Poi ho incontrato la ricetta di Martha Stewart, la Vanilla Layer Cake. Incuriosita l'ho provata, e ho trovato la mia base ideale. E' stato amore al primo assaggio.
Mi piace per diversi motivi.
Innanzitutto, la facilità e velocità di preparazione. Ha pochi ingredienti e si assembla in un attimo.
Poi, fattore certamente non trascurabile, è buonissima, anche per la colazione. La ricetta base prevede l'uso della vanglia, ma la si può aromatizzare come si vuole, quindi è anche versatile. All'interno non è secca, rimane leggermente umida.
Inoltre, ha una crescita regolare, rimane piatta, senza la cupola che poi va scartata quando si fa una torta a strati, quindi non si hanno sprechi. All'interno ha una struttura uniforme, senza antiestetiche bolle d'aria.
Insomma, l'ho provata diverse volte, e mi ha sempre soddisfatta.
E' una ricetta affidabile, con cui ho fatto una delle torte a strati più buona mai mangiata.
Dopo aver provato la preparazione di Martha Stewart, sono diventata una sua fan, e ho acquistato anche un suo libro, delizioso.
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venerdì 20 luglio 2018

Croissant sfogliati con sciroppo d'acero




Amo così tanto i croissant che ho sfidato il caldo, approfittando di un lieve calo delle temperature (28° circa), per sfogliare e provare un'idea che avevo da un pò. 
Volevo fare dei croissant con la farina di farro, provare la ricetta con il lievitino di Luca Montersino, e aggiungere l'aroma dolce dello sciroppo d'acero.
Sicuramente non è stato facile sfogliare con il caldo, ho cercato di fare più velocemente possibile, e sicuramente le esperienze precedenti mi hanno aiutato. Consiglio di usare attrezzature fredde, come il mattarello, e di lavorare velocemente, anche durante la formatura.
Il risultato però mi ha soddisfatto molto.
Al momento di formare i croissant li ho spennellati con lo sciroppo d'acero, un po' di zucchero di canna, e li ho arrotolati. Sono venuti lievemente più dolci e con quella nota aromatica dello sciroppo che mi piace tanto. Non prevarica assolutamente, ma da una corposità di sapori più intensa.
Con una parte di impasto ho formato delle eclair sfogliate, ripiene di semplice crema pasticcera.
Per vedere i passaggi fotografici delle pieghe potete controllare anche qua, nella prima ricetta di croissant che ho pubblicato.
Per il burro mi raccomando, è importantissimo usare il burro adatto, che deve mantenere una consistenza flessibile tipo plastilina. Io uso il Lurpak classico.
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venerdì 13 luglio 2018

Chocolate brownie cookies




Avete presente quando viene voglia di cioccolato? Ma non di un semplice quadratino preso da una barretta, serve qualcosa di cioccolatoso, farinoso ma umido, da masticare per un po'. Questa ricetta mi è capitata fra le mani in uno di questi momenti, e ho deciso subito di provarla.
Di veloce esecuzione, facile, regala dei cookies dal sapore intenso e dalla deliziosa consistenza morbida e umida, come se fossero dei brownie. Gli americani li descrivono come "fudgy" e "chewy", ossia cremosi e morbidi, e lo sono veramente, esaltati dalla lieve nota salata del burro leggeremente salato Lurpak. Ovviamente non vanno cotti troppo, per non seccarli.
La ricetta è così semplice che vanno bene anche per far partecipare i bambini alla preparazione, si divertiranno a fare delle palline da mettere sulla teglia.
Sono veramente ottimi, io sono riuscita a mangiare solo 1 biscotto e mezzo, gli altri se li sono spazzolati alla velocità della luce. In tutto sono durati un pomeriggio e un mattino, mi sembra una buona garanzia sulla loro bontà.
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venerdì 29 giugno 2018

Meringhe da forno




Una ricetta base, con soli due ingredienti, ma che ha sempre un suo fascino.
Le meringhe, comode da fare quando si hanno degli albumi che avanzano.
Ricetta presa dal libro di Di Carlo, mi sono divertita a colorarle leggermente con colori pastello per renderle ancora più delicate. Il loro punto di forza è che si conservano perfettamente per giorni chiuse in una scatola di latta, quindi possono essere preparate con un po' di anticipo, quando si ha del tempo libero. E per me questa è una grande comodità.
Per creare delle belle meringhe sarà necessario usare la sac a poche. Io ho usato quelle della Decora, le più robuste che ho provato fino ad ora.
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venerdì 22 giugno 2018

Monoporzione alla mandorla, fragola, cioccolato e caramello




Questo è un dolce delicato, fresco, ma arricchito dal sapore del cioccolato e del caramello.
Volevo provare la namelaka alla fragola di Santin che ho visto sul blog della bravissima Vanessa, e devo dire che è veramente buona. Il sapore della fragola non prevarica troppo, c'è un perfetto equilibrio, e l'ho usata come inserto all'interno del cremoso alla mandorla di Christophe Adam, di cui ho il fantastico libro "Eclair de Génie".
La glassa al cioccolato e caramello è sempre di Santin, mentre all'interno del dolce ho inserito un dischetto di torta al cacao che dona quel tocco farinoso secondo me assolutamente indispensabile nei dolci moderni. E' la base della Devil's food cake, che mi ha consigliato la mia amica Concetta. La ricetta la trovate sotto forma di cupcakes nel libro "The hummingbird bakery", ottima anche come torta, cresce benissimo e in modo regolare, senza creare sgradevoli cupole, e rimane leggermente umida.
Come base d'appoggio ho usato un dischetto di streusel alla mandorla, ricetta di Leonardo Di Carlo, insaporito dal burro leggermente salato Lurpak.
E' un dolce piccolo, ma dentro ha tutto quello che serve. Perfetto a fine pasto e diverso dal solito.
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venerdì 1 giugno 2018

Torta con cremoso di yogurt alla fragola, pistacchio e limone




Per la cresima di mio figlio volevo ottenere un nuovo effetto decorativo, mischiando dei colori delicati e usando altri pochi dettagli, e volevo provare una nuova crema allo yogurt.
Inoltre mi piaceva l'idea di creare una torta moderna, ma con diverse stratificazioni più solide alternate alle creme, in modo da avere un dolce moderno ma stratificato come una torta tradizionale.
Lo sampo Genoise di Silikomart mi ha consentito quindi di ottenere una torta più alta, in quanto ha una profondità maggiore rispetto ai soliti stampi rotondi in silicone, contenendo bene tutti gli elementi.
Per il cremoso ho trovato la ricetta di Damiano Carrara, e, leggendo gli ingredienti e il procedimento, mi ha subito ispirata. Ha anche una nota di limone che sta benissimo con la fragola.
L'ho abbinata a due strati di dacquoise cocco e pistacchio della Caraibi di Luca Montersino, alla gelee alla fragola sempre di Montersino, e a una base di torta al limone presa da qui. Per la glassa ho usato la solita ricetta di Claire Heitzler con cui mi trovo benissimo, perchè non ha il gusto coprente del cioccolato, non necessita del riposo di una notte in frigo, e il suo gusto neutro consente di far risaltare i sapori del dolce senza alterarli.
Devo riconoscere che non amo i dolci moderni con strati troppo alti di sole creme, perchè mi stancano dopo pochi bocconi, ma, usando inseriti solidi tipo biscotti morbidi, dacquoise, o torte, l'effetto è completamente diverso.
La torta ha ricevuto un sacco di complimenti ed è piaciuto molto.

venerdì 25 maggio 2018

Torta con namelaka al limone e gelee ai frutti di bosco




Ho una vicina di casa gentilissima, simpatica e disponibile, ed è una grande fortuna.
Dovevo portarle una torta, e mi ha chiesto un dolce con la namelaka al limone presa da qua e usata nel mio Dolce alla birra e limone, con la glassa usata sempre nello stesso dolce, e una gelee ai frutti di bosco tratta dalla Perla Rubino di Montersino.
Ho completato con la buonissima torta al limone che uso spesso e che ho trovato qua.
Ne è risultata una torta molto profumata e fresca. Se piace il gusto del limone è da fare e rifare.
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mercoledì 16 maggio 2018

Diabella monoporzione




Mi sono resa conto di avere il libro "Golosi di salute" di Luca Montersino da diversi anni, e di averlo sfogliato e provato spessissimo anche, ma di non aver mai realizzato la sua famosa Diabella!
Poi la mia amica Concetta, con cui intrattengo lunghissime chat quotidiane e che trovate su facebook sulla pagina di Leccaleccapasticciati, mi ha consigliato di provarla nei nuovi stampi in silicone che ho preso un po' di tempo fa, e di creare quindi una Diabella monoporzione. La ricetta originale prevede il maltitolo, ma ho usato lo zucchero semolato nella stessa dose.
La proposta mi è piaciuta moltissimo, anche perchè volevo utilizzare di nuovo questa copertura al cioccolato e burro di cacao che sembra seta, e che si abbina benissimo alla bavarese alla nocciola.
Essendo lo stampo piuttosto sottile, ho omesso solo la ganache al gianduja, e ho usato la frolla sempre di Montersino per realizzare la base di appoggio di questo dolce.
Per inserire una nota di contrasto ho decorato ogni monoporzione con la gelee alla fragola tratta dalla ricetta della torta Perla Rubino sempre di Montersino (ho sostituito i frutti rossi con le fragole), e con lo streusel alla nocciola di Di Carlo.
Sono molto affezionata alle ricette di questo Maestro, perchè mi sono avvicinata a questo tipo di pasticceria moderna grazie a lui, al suo gruppo e ai suoi libri.
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sabato 28 aprile 2018

Torta della Sirenetta con fragole e mirtilli




Dopo la torta di Harry Potter mi tuffo ancora nel cake design perchè in casa mi hanno chiesto la torta di Ariel, la fantastica sirenetta che adoravo da piccola.
Mi ricordo che ogni domenica guardavo il cartone della Disney sulla video cassetta, conoscevo a memoria i dialoghi e tutte le canzoni. Perciò mi sono proprio appassionata per farla, anche se devo ammettere che fare il personaggio richiede molto lavoro.
La base della torta è la stessa della precedente, la Molly cake che si presta perfettamente per le torte a strati. Praticamente non fa cupola e ha una struttura ideale.
Questa volta ho farcito con una crema a base di panna, mascarpone e poco cioccolato bianco e ho aggiunto fragole e mirtilli.
La copertura della torta è sempre lei, la fantastica crema al mascarpone e cioccolato, ricetta fornita dalla proprietaria del negozio Love Cake di Pavia (la trovate su facebook sulla pagina Nonsolocucina), che sostituisce egregiamente la crema al burro che si usa solitamente per mettere a contatto la pasta di zucchero.
Mi sono divertita a ricreare un ambiente marino colorato e fiabesco, e ho richiamato le bolle d'aria e una preziosissima perla con i diamanti in gelatina azzurri, sempre presi da Love Cake di Pavia.
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domenica 22 aprile 2018

Torta Harry Potter con mandorle caramellate e caramello salato




Ogni tanto mi diverto anch'io con le torte in pasta di zucchero, anche se non amo usarla come copertura per dolci.
Però, quando in casa mi chiedono una torta con Harry Potter posso mai rifiutarmi? E credo che a breve mi toccherà farne un'altra anche per la femminuccia.
Il personaggio l'ho realizzato in stile manga giapponese, che trovo molto carino.
Per stuccare la torta ho usato un'alternativa alla classica crema al burro meringata, già utilizzata qui, ricetta fornitami dalla gentilissima proprietaria del negozio "Love Cake" di Pavia (lo trovate su facebook come Nonsolocucina). E' una crema buonissima a base di cioccolato bianco e mascarpone, che in frigo indurisce come la crema al burro. Se si diminuisce un pò il cioccolato o se la si allunga con qualcosa di più liquido, tipo una purea di frutta, va benissimo anche come farcitura, ed è velocissima da fare.
La farcitura infatti l'ho realizzata con la stessa crema della copertura mischiata alla salsa al caramello salato presa da una ricetta di L. Mannori dal sito di Pinella, e ricorperta di mandorle caramellate, una bontà unica.
Per l'impasto della torta ho usato una classica Molly cake.
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domenica 15 aprile 2018

Tiramisù con uova pastorizzate




Il tiramisù è uno di quei dolci che piace a tutti, credo di non aver mai conosciuto qualcuno che non lo ami. In casa lo adoriamo, e in famiglia abbiamo sempre fatto la versione con panna e mascarpone, perchè ha un sapore delizioso ma risulta più leggero.
Quindi, quando ho letto la ricetta di Montersino, ho pensato che fosse perfetta per me. Al posto delle uova crude ci sono quelle pastorizzate, così è più sicura, e se si fa la variante con la gelatina diventa un'ottima crema per un dolce moderno.
Per realizzarlo ho usato lo stampo Gemma di Silikomart, che reputo veramente adatto, perchè è molto profondo, lascia spazio a strati di crema e savoiardi.
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venerdì 6 aprile 2018

Cocco, lampone e cioccolato




Un dolcino piccolo, ma con tutto il necessario per essere particolare e delizioso.
Una copertura al cioccolato che sembra seta, prendendo spunto da un post di Pinella, una chantilly al cocco di Michael Bartocetti (che ho un po' modificato), un inserto al lampone di Ksenia Penkina, e una sablè al cocco (non so l'autore, ma era una ricetta inserita in uno degli stampi di Silikomart, e mi incuriosiva. Ho fatto bene a provarla perchè è molto buona, soprattutto se si usa il burro salato Lurpak).
Sapori freschi che sanno di estate, un dolce elegante che, per la sua dimensione un pochino più piccola rispetto ai classici monoporzione, si adatta perfettamente come conclusione di un pasto.
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mercoledì 4 aprile 2018

Brioche siciliana, con o senza tuppo




Erano anni che cercavo di ottenere il sapore e il profumo di queste brioche, le irraggiungibili brioche siciliane che si riempiono di gelato o granita, creando un'accoppiata fra le più buone mai provate.
Con la memoria cercavo di ricordare le migliori brioche che mangiavo, sia per sapore che per consistenza, ma non ero mai soddisfatta completamente.
La vera brioche ha un sapore particolare, agrumato, vanigliato, e una sofficità incredibile. Lo si vede perchè, appena tirate fuori dal forno, formano delle rughette e ammaccature, e se le mordi rimane l'impronta. Ad Agrigento di solito le fanno senza tuppo, e così le ho fatte anch'io.
Dopo tanto provare, dopo aver consultato mille ricette, sono arrivata a un risultato che rispecchia le mie aspettative, e ho esultato! Ho fatto subito assaggiare queste brioche ad altre siciliane, e mi hanno confermato una cosa che quasi non volevo ammettere, che mi dicevo sottovoce ma non volevo affermare con sicurezza per non sembrare presuntuosa. Ma assicuro che io non ho aperto bocca, sono state loro a dire che sono migliori di quelle mangiate in Sicilia! Onestamente anch'io le ho trovate più saporite, e di solito sono molto critica con me stessa, ma magari mi sbagliavo.
Questa è la ricetta che incontra i miei gusti, rispetto ad altre versioni che avevo provato in passato le ho fatte un pochino più dolci.
Ringrazio tutte le blogger che negli anni hanno condiviso in rete le loro conoscenze (sono tante e non ho idea di chi siano o delle ricette di ognuna, sono pagine visitate come facciamo tutti nel corso del tempo, ancora prima di pensare anche lontanamente ad aprire un blog), perchè dopo mille tentativi e aggiunstamenti, mi hanno fornito sicuramente gli spunti per arrivare a questo risultato. Devo provare a sostituire metà del latte con l'acqua, come fa Paoletta di Anice e Cannella nella sua ricetta, ma mi sento di condividere la mia idea di brioche.
Lo stesso impasto, diminuendo lo zucchero da 240 g a 180 g, si può utilizzare per realizzare dei paninetti ovali che in Sicilia vengono chiamati sandwich, e vengono farciti con prosciutto, formaggio e maionese, o con qualsiasi altro ripieno salato.
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lunedì 2 aprile 2018

Torta con ganache di fragole




Questa torta è nata dopo un giretto nel carinissimo negozio "Love Cake" di Pavia (lo trovate su facebook come Nonsolocucina).
Sono entrata per prendere solo due cose, e mi sono ritrovata a chiaccherare con la gentilissima proprietaria per oltre mezz'ora.
Mi ha consigliato una fantastica ricetta da utilizzare sia come copertura per le torte, che come farcitura o frosting per i cupcake. E' una crema a base di cioccolato bianco e mascarpone, che una volta in frigo rassoda bene, ed è un'ottima alternativa alla crema al burro meringata (molto buona). 
Si stende bene e anche con la sac a poche mantiene benissimo la forma.
Inoltre, mi ha fatto conoscere dell'ostia alimentare decorata, o wafer paper, della Saracino, molto versatile per decorare dolci, biscotti, torte, ecc. Io l'ho usata applicandola su dei biscottini fatti con una sablè al cocco che ho preparato per un altro dolce.
Uscita da quel negozio volevo subito provare queste novità, così ho pensato di realizzare una tortina ricoperta con la crema al cioccolato e mascarpone, farcita con una ganache al cioccolato bianco e fragola di Montersino (profumatissima!), e decorata con dei biscottini che richiamano gli ovetti, così da portarla al pranzo di Pasqua.
Per l'impasto della torta ho usato questa ricetta, molto semplice e veloce, si mantiene anche umida consentendo di evitare una bagna.
Ne è nata una torta il cui profumo di fragola si sentiva anche prima di tagliarla, fresca e buonissima.
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sabato 31 marzo 2018

Glassa anidra al cioccolato bianco per una colomba stellata




Questa colomba con una forma diversa dal solito mi è stata inviata da Stefano Ciccarelli (cercatelo su facebook e andate a vedere le sue pizze favolose), e appena ho aperto la confezione ho subito sentito un profumo di vaniglia e arancia delizioso.
Il mio compito era quello di trovare una glassa adatta a ricoprirla. La forma stellata complica sicuramente il glassaggio, ma una glassa anidra fluida ha risolto questo dettaglio.
Ho scelto di usare il cioccolato bianco, perchè sta molto bene con gli agrumi, e di decorare con il cedro candito.
La glassa l'ho colata semplicemente con un cucchiaio, e mi piacciono molto quelle gocce colanti che danno un aspetto un poco decadente. Tutto assolutamente artigianale.
Quando poi ho assaggiato la colomba mi sono stupita della sua sofficità. un impasto umido e aromatizzato alla vaniglia.
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mercoledì 28 marzo 2018

Dolce di Pasqua, u panarieddu o i cuddura con l'uovo




Da piccola, nel periodo pasquale, compravo sempre questi dolci al panificio.
Mi ricordo perfettamente l'attesa e la soddisfazione di mangiare tutta la pasta intorno e tenermi per ultimo l'uovo.
Ad Agrigento lo chiamano "u panarieddu" o "i cuddura", e sono formati da un impasto tipo frolla, da un uovo sodo, e sono decorati da zuccherini colorati.
Gli si danno diverse forme, come un paniere, una campana, iuna colomba, ecc.
Ogni bambino siciliano li ha mangiati almeno una volta, e spesso nelle case si preparano in questo periodo.
Io, non trovandoli più intorno a me, ho deciso di farli in casa per rivivere questa tradizione.
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domenica 18 marzo 2018

Dolce alla birra e limone




Quando Silikomart mi ha inviato questo stampo "Delizia al limone" ho capito subito cosa dovevo farci, per richiamare la forma era necessario un tripudio di limone, sapore che io amo molto.
Ho scelto basi semplici, ma che accostate trovo perfette.
L'interno è composto da una namleaka al limone di Gianluca Fusto presa dal sito di Pinella, da una gelee alla birra e limone, idea che mi frullava in testa da un po', e da uno streusel di Leonardo Di Carlo che ho arricchito con la scorza di limone. Per la glassa avevo in mente qualcosa di un bel giallo luminoso, con un sapore che non coprisse il dolce, quindi ho usato la ricetta di Claire Heitlzer (diffusa da Arianna Frea sul suo bellissimo blog Cooking me softly e da Francesca sul blog La dolce parte di me) che ho utilizzato in molti altri dolci.
Lo streusel è stato una bella scoperta, è una preparazione molto versatile e saporita, da usare e riusare.
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sabato 17 marzo 2018

Panini al latte francesi, les navettes




Questi soffici e versatili paninetti sono facilissimi da fare e si adattano a essere farciti in molti modi, sia col salato che col dolce. Li consiglio soprattutto con prosciutto e formaggio o maionese.
Essendo al latte e semidolci sono buonissimi anche come brioscine per la merenda. Qua li hanno spazzolati.
Se li si vuole aromatizzare si può arricchire l'impasto con scorza di arancia, limone, vaniglia, o quello che si preferisce.
Ho preso la ricetta da questo blog francese, mi hanno attirato subito.
Per l'impasto ho usato il burro leggermente salato Lurpak, come sempre dona un sapore e un aroma inimitabili.
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