mercoledì 8 febbraio 2017
Monoporzione alla nocciola e gianduja
Mi capita a volte di trovare delle ricette a cui torno col pensiero anche a distanza di tempo, ci rimugino la sera, o mentre faccio altro, perché mi rimane addosso una certa felicità per averle scoperte, il ricordo di una particolare consistenza e di una bontà incredibili. E' questo il caso delle creme che ho usato per creare un dolce monoporzione, dalle linee pulite, così armonioso nell'accordo fra i sapori. Considerando chi sono gli autori delle ricette, non poteva che essere altrimenti. La crema di nocciola che ho usato per la parte esterna è di Gianluca Fusto, tratta dal suo splendido, elegante libro "Percorsi". Questa ricetta mi ha portato anche a un'ulteriore scoperta, mi ha fatto conoscere una persona fantastica, unica e alla mano come Fusto. L'ho contatto in merito alla pubblicazione del dolce, e si è dimostrato di una gentilezza e disponibilità al di là di ogni immaginazione. Ne sono rimasta veramente colpita, credo di essermi sperticata in ringraziamenti ma ancora non rende l'idea di quanto gli sia grata.
La crema chantilly al gianduja (che ho appena modificato eliminando il caffè) inserita come inserto, è invece di Michalak, geniale e versatile nella sua semplicità. Alla base ho usato il biscotto al cacao senza farina di Montersino, già indicato qui, e decorato con cioccolato temperato e una nocciola passata nell'isomalto un po' addensato.
Un ringraziamento particolare va a una ragazza speciale, Francesca di "La dolce parte di me". Oltre ad essere bravissima creando dei dolci stupendi, è anche una persona di una generosità infinita. Senza di lei la mia relazione col temperaggio del cioccolato sarebbe stata molto più traumatica. Inoltre è lei che mi ha consigliato il libro di Fusto.
Clicca qui per leggere la ricetta
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