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venerdì 21 settembre 2018
Biscotto sandwich al cioccolato di Antonio Bachour
Quando ho visto i biscotti sandwich di Antonio Bachour è stato colpo di fulmine, oltre che salivazione immediata.
Dei biscottoni ripieni di ganache al cioccolato dalla linea così essenziale ma ricchi, abbondanti ed eleganti allo stesso tempo. Ricetta fra l'altro semplice e accessibile.
L'unica difficoltà per me era reperire il cioccolato usato da Bachour, il Dulcey di Valrhona, un cioccolato dal colore biondo miele.
Avevo però troppa curiosità di provare questa ricetta, quindi, ignorando eventuali differenze tecniche e di sapore, ho rischiato usando cioccolato gainduja, fondente e bianco. Nel più assoluto menefreghismo di cosa fosse corretto e cosa no, ho però ottenuto una ganache che reputo eccellente, sia come sapore che come setosità. Inoltre, a causa della fretta, e del dover incastrare la preparazione fra due impegni, ho letto velocemente le indicazioni per la ganache e, ricordandole male, ho seguito tutt'altra procedura. Nel dubbio inserisco entrambe le versioni, quella indicata da Bachour (fidatevi di lui), e la mia da amatoriale indaffarata. La fortuna aiuta gli audaci, chissà. In questo caso ha aiutato una golosa in crisi da cioccolato.
E anche il biscotto sablè, parliamone. Può un uomo ideare qualcosa di così buono? A quanto pare Bachour può. Una frolla così saporita, senza aggiunta di alcun aroma, che lascia stupiti.
Devo ammetterlo, mi sono innamorata delle sue ricette.
Per ottenere quel bell'effetto a rete sui biscotti serve un tappetino microforato, molti mi chiedono quindi specifico che ho usato quello di Silikomart.
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venerdì 14 settembre 2018
Crema pasticcera al cioccolato e nocciola
Il libro di Leonardo Di Carlo per me è un vero punto di riferimento, le sue ricette sono così ben bilanciate e buone che sopportano anche delle varianti.
Traendo spunto dalla ricetta della crema pasticcera di mia nonna (una donna piena di sapienza e intuito in cucina), e dalla crema al cioccolato di Di Carlo, ho creato questa crema pasticcera al cioccolato e nocciola.
Molto buona e cremosa, con un sentore di nocciola che ben si sposa con il cioccolato ma senza prevaricare. L'ho usata per farcire la torta di Martha Stewart che ho già pubblicato, e nell'insieme ho ottenuto una delle torte a strati più buone mai mangiate. Nella ricetta ho aggiunto la gelatina perchè, dovendo farcire una torta, mi serviva una crema densa che non colasse fuori. Se invece si dovesse usare questa crema per un dolce al bicchiere, si può omettere la gelatina.
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venerdì 7 settembre 2018
Cassata al forno siciliana
La cassata per i siciliani è un dolce rappresentativo del patrimonio gastronomico locale, e anche al di fuori della Sicilia è conosciutissimo.
Ma c'è una sua variante che io addirittura preferisco alla sua omonima colorata e piena di canditi, ed è la cassata al forno.
Dall'aspetto più sobrio e semplice, potrebbe sembrare una qualsiasi crostata, ma in realtà è uno di quei dolci antichi che sono arrivati ai giorni nostri in tutta la loro sapienza e bontà.
Il ripieno è formato ovviamente da crema di ricotta di pecora (importantissimo il tipo di ricotta) e gocce di cioccolato (i canditi qui non ci sono, se li trovate sono varianti). Questa crema però, per non inumidire il guscio di frolla, è isolata da dei dischi (o strisce) di pan di Spagna, o biscotti sbriciolati. Se invece si fa scolare la ricotta in frigo per circa 6 ore, non è necessario rivestire la frolla con la torta.
La ricetta classica prevede una frolla magra (tradizionalmente fatta con strutto), e del pan di Spagna, ma ho deciso di renderla ancora più friabile e saporita utilizzando la pasta sablè di Leonardo Di Carlo (è una frolla molto saporita e friabile, perfetta anche per i biscotti da sacchetto) e strati sottili della torta di Martha Stewart.
So che non è facile trovare ovunque della buona ricotta di pecora saporita, come quella che producono in Sicilia. Io ne ho trovata una che le si avvicina al banco gastronomia dell'Esselunga, altrimenti al banco frigo cercate la ricotta confezionata Zappalà.
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