Torta con namelaka al limone e gelee ai frutti di bosco




Ho una vicina di casa gentilissima, simpatica e disponibile, ed è una grande fortuna.
Dovevo portarle una torta, e mi ha chiesto un dolce con la namelaka al limone presa da qua e usata nel mio Dolce alla birra e limone, con la glassa usata sempre nello stesso dolce, e una gelee ai frutti di bosco tratta dalla Perla Rubino di Montersino.
Ho completato con la buonissima torta al limone che uso spesso e che ho trovato qua.
Ne è risultata una torta molto profumata e fresca. Se piace il gusto del limone è da fare e rifare.



Namelaka al limone (per uno stampo da 18 cm)

200 g di latte
6 g di gelatina 200 Bloom
24 g di acqua
340 g di cioccolato bianco
400 g di panna fresca
120 g di succo di limone
Scorza di 2 limoni 

Mettere in ammollo la gelatina nell'acqua fredda indicata.
Far fondere il cioccolato al microoonde alla massima potenza a intervalli di 30 secondi, mescolando fra una volta e l'altra.
Scaldare per pochi secondi alla minima potenza la gelatina al microonde.
Far bollire il latte e unirvi la gelatina. Versare il latte sul cioccolato in 3 volte, mescolando fra una volta e l'altra.
Aggiungere la panna fredda e passare al minipimer, per ottenere un'emulsione liscia e omogenea. Aggiungere il succo di limone setacciato e la scorza.
Mescolare e conservare in frigo con pellicola a contatto per tutta la notte.
Il mattino dopo passare al minipimer per renderla più fluida e inserire in una sac a poche.

Glassa lucida

75 g di acqua
235 g di zucchero
170 g di panna fresca
80 g di sciroppo di glucosio
30 g di miele (o zucchero invertito)
1 g di sale
12 g di gelatina 200 bloom ( se usate la Paneangeli diminuite a 10 g)
70 g di acqua di idratazione della gelatina
colorante giallo in gel, una punta di oro e una punta di bianco perlato

Mettere la gelatina in ammollo nell'acqua indicata.
Portare a ebollizione la panna, lo sciroppo di glucosio, il miele e il sale.
Contemporaneamente fare uno sciroppo con lo zucchero e 75 g di acqua cuocendo a 125°.
Versarlo sul composto di panna bollente in 2/3 volte e mescolare. Fare raffreddare a 70°, unire la gelatina strizzata, il colorante e passare al minipimer.
Per glassare usare a una temperatura compresa fra 25°-33°.

Torta allo yogurt (per uno stampo da 18 cm) 

50 g d’olio d’oliva
60 g di yogurt intero cremoso
100 g di zucchero
125 g di farina 00
4 g di lievito
2 uova medie
1 cucchiaio raso di scorza grattugiata di limone
i semini di mezza stecca di vaniglia
un pizzico di sale

Mischiare in una ciotola gli ingredienti secchi, unirvi poi gli ingredienti liquidi, e mescolare con una frusta fino ad ottenere un composto liscio.
Versate in uno stampo da 18 cm di diametro imburrato e infarinato, mettendo sul fondo un disco di carta forno.
Cuocere a 160° statico per 40-50 minuti, fare la prova stecchino.
Sfornare, togliere dallo stampo, ribaltare a testa in giù su una gratella per fare raffredare e schiacciare la cupola che si sarà formata, poi avvolgere con pellicola e conservare in frigo per 24 ore.
Tagliare in due strati alti 1 cm e coppare con un cerchio da 16 cm, o in ogni caso di 2 cm più piccolo dello stampo in silicone che userete.

Gelèe ai frutti di bosco

120 g di purea di fragole (ho frullato le fragole e setacciato la purea)
60 g di purea di lamponi
60 g di purea mista di mirtilli e more (la ircetta originale prevede mango o pesca)
60 g di zucchero
6 g di gelatina in fogli
24 g di destrosio
6 g di succo di limone

Mettere in ammollo la gelatina in acqua fredda.
Unire le puree di frutta (ho furllato e setacciato la purea), scaldare senza bollire metà purea al microonde, aggiungere lo zucchero e il destrosio e mescolare.
Unire la gelatina strizzata, la purea restante e il succo di limone.
Versare in un anello da 16 cm rivestito da acetato o pellicola, coprire con pellicola e far congelare.

Composizione

Con la sac a poche riempire il fondo di uno stampo in silicone con la namelaka al limone, distribuendola anche sui bordi.
Inserire un disco di torta al limone, un velo di namelaka, la gelee ai frutti rossi e un altro velo di namelaka.
Coprire a filo con lo stampo con il secondo disco di torta al limone. Pressare leggermente e controllare che i bordi dello stamnpo siano ben coperti da namelaka.
Coprire con pellicola e far congelare.
Sformare il dolce dallo stampo, mettere su una griglia con sotto un piatto ampio, e glassare.
Aiutandosi con una paletta e un coltello sollevare la torta e poggiarla su un piatto da portata.
Decorare con argento alimentare, confetti argentati e azzurri.
Far scongelare in frigo almeno 8 ore prima di servire.



12 commenti:

  1. La tua vicina deve essere stata contentissima! :-D

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  2. Grazie per la ricetta...la namelaka al limone è buonissima

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  3. Ciao, ma è corretto passarla al minipimer prima di scolarla nello stampo di silicone? Torna densa dopo il riposo? Perche la mia era bella densa ed ora è super liquida. Grazie

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    1. Ciao Cinzia, che gelatina hai usato? Per quanto tempo ha fatto il riposo in frigo? La mia diventa fluida ma non super liquida. In ogni caso do rebbe addensare bene in congelatore

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  4. Ho utilizzato una gelatina comune non pane angeli..in freezer ora è chiaramente congelata, ma mi preoccupa il riposo in frigo di 8 ore...ho paura di trovarla sciolta

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    1. Cinzia che marca è quella gelatina? In ricetta ho indicato una 200 bloom, che di norma è più forte di quelle che trovi al supermercato con i fogli grandi. Io ho usato la Pane Angeli.

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    1. Di norma sono da 160 bloom. È un po' più debole di quella indicata in ricetta. Non ci resta che vedere come va quando si scongela.

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    2. Ma cavoli..nn lo scrivono però. Io dalla tua ricetta ho intuito che solo la pane degli angeli fosse più forte e quindi di diminuire un po', ma che per le altre marche la dose era giusta 😥

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    3. La Pane Angeli è sui 220/240 bloom, io uso sempre quella ormai. Ho riportato le indicazioni previste per quella namelaka, dato che né quelle in commercio, né effettivamente la Pane Angeli, hanno qui bloom precisi.

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  6. Speriamo bene domani sera ti aggiorno..penso la servirò un po più a torta gelato onde evitare guai

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    1. Si, dimmi come va. In ogni caso da queste cose si impara tanto. Le migliori scoperte le ho fatte dopo aver incontrato delle difficoltà. Speriamo che vada tutto bene.

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