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venerdì 29 marzo 2019

Torta allo yogurt con con crema al mascarpone e composta di frutti di bosco




Ogni tanto mi piace fare una classica torta a strati, e amo molto quelle esteticamente semplici come le naked cake.
Questa ha delle preparazioni semplicissime e fresche.
La base è una torta allo yogurt buonissima che uso spesso, presa da qua.
La crema, sia come farcitura che per la stuccatura, è una semplicissima crema con panna e mascarpone aromatizzata alla vaniglia.
Fra gli strati ho inserito anche una composta ai frutti di bosco che dà un ottimo sapore più spiccato (idea suggerita dalla mia amica Concetta).
E poi, per decorare, dei delicati macaron lasciati nella loro colorazione naturale.
L'ho servita al pranzo della domenica ed è piaciuta a tutti, con richieste di bis, e di consumarla anche a colazione.
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martedì 19 marzo 2019

Veneziana o fugassa veneta di Morandin




I grandi lievitati, questo mondo meraviglioso e appassionante.
Nottate passate davanti al forno, fine settimana pianificati al secondo, per poi non rispettare niente dato che la pasta madre hai i suoi di tempi, mica i nostri.
Detta così non sembra tutta questa meraviglia, ma appunto perchè ci vuole tanta cura e attenzione, il risultato premia e incoraggia (quando merita, altrimenti si cade nello sconforto).
Per me, e immagino per moltissimi, non è così facile stare dietro ai rinfreschi giornalieri necessari a preparare la pasta madre in vista di un grande lievitato.
Da poco però mi sono imbattuta in un metodo di gestione un pochino diverso dalla solita gestione in acqua, portato avanti dal pasticcere Beniamino Bazzoli.
Si tratta di una gestione della pasta madre che alterna riposi in acqua in frigo e a secco al caldo. Per fare un grande lievitato non è necessario preparare il lievito una settimana prima, ma si parte due giorni prima, ottenendo un lievito forte.
Tutti i dettagli di questo metodo li trovate spiegati benissimo qui da Alessia Bertoncini.
In uno dei mie vagabondaggi sui gruppi sulla pasta madre, vedo delle foto strabilianti di Stefania Russo, in cui con un metro misura il cupolone di un lievitato. Anche lei è una seguace di Bazzoli.
Gentilissima, bravissima, temeraria aggiungerei (ha impastato il panettone Massari a mano, per me è un'impresa leggendaria. Le è pure venuto benissimo), ha il blog "Welcome backery" dove mostra le sue preparazioni e da cui ho preso la ricetta di questa veneziana.
Io ho aumentato le dosi per avere almeno 4 stampi da 500 g di impasto. Riporto la dose per 1 kg circa di impasto, da poter anche dividire in due (l'impasto totale è circa 1200 g per eventuali scarti).
E' importante preparare il lievito per un grande lievitato, o con rinfreschi quotidiani e poi 3 rinfreschi consecutivi ogni 4 ore a 28° il giorno in cui si impasta, o con metodo Bazzoli come ho fatto io, o con altre procedure che si seguono.
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martedì 5 marzo 2019

Mini tortine con crema chantilly




Quanto mi piacciono le mini tortine, fanno un figurone schierate tutte insieme ad un buffet.
Inoltre volevo preparare una mia versione della torta mimosa, di cui però non amo la classica presentazione, che reputo troppo anni '80/'90.
Così ecco qua, un semplice dolcino, composto da strati di soffice torta allo yogurt (che ho usato diverse volte, l'ultima qui, dove trovate anche i rimandi al blog da cui l'ho presa) e crema chantilly (o diplomatica), fatta con la ricetta di famiglia della crema pasticcera, a cui ho aggiunto della panna semimontata. 
La crema si presta bene per la farcitura, perchè rimane cremosa ma soda grazie all'aggiunta di un poco di gelatina.
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