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giovedì 23 febbraio 2017

Cassata siciliana moderna monoporzione

 
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La cassata è uno di quei dolci che volevo fare da tanto, a cui ripensavo spesso. Non abitando in Sicilia però non riuscivo a trovare quei bei canditi sciropposi e colorati, e senza è impossibile farla, loro sono i protagonisti del colore. Quando finalmente riesco a tornare in Sicilia, anche se per pochi giorni, li ho comprati, e li ho portati a casa custodendoli come un tesoro, anche perché qua se li sarebbero mangiati così, a morsi. Dopo tutto è venuto in automatico, l'immagine di una cassata diversa da quella tradizionale, luminosa, è nata subito, e per onorarla dovevo prendere spunto da un grande professionista come Fusto, con il suo cremoso alla mandorla, da un frizzante pasticcere come Michalak, con il suo biscotto al limone, e dalla classica crema di ricotta siciliana, perfetta nella sua semplicità.
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lunedì 20 febbraio 2017

Crostata con frangipane e marmellata senza latticini


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Da diverso tempo volevo fare una frangipane all'olio, da mettere in una bella crostata per la colazione. Così, mi sono ispirata a una ricetta di Montersino tratta dal suo libro "Golosi di salute" (in cui è presentata come dei filoncini al farro e grano saraceno), ho fatto un rapido elenco del contenuto della mia dispensa, e, variando qualche ingrediente, ho ottenuto una frangipane buonissima. Ricetta facile, ci ho messo davvero pochissimo tempo.
La frolla è una variante della pasta frolla vegana di Montersino, cambiano le farine. e qualche altro piccolo ingrediente. Infine, ho ricoperto la superficie con un'ottima marmellata di pesche. Che profumo, che bontà, merita subito la menzione come uno dei dolci da rifare. Inoltre, la pasta frolla all'olio di Luca Montersino è sempre una garanzia. Nelle crostate non si nota per niente la differenza con una frolla classica.
Per lo stampo ho usato l'anello microforato della Pavoni specifico per le crostate, da 21 cm.
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venerdì 17 febbraio 2017

Pane attorcigliato, o pain torsadé, veloce e senza impasto

  
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 Capitano quei giorni in cui ti viene in mente di fare il pane in casa ma hai poco tempo. Però la voglia di impastare è più forte. Nel mio caso volevo un buon pane ma non avevo il tempo di impastare, così ho provato la ricetta presa da questo blog, perché mi incuriosiva molto la forma e l'idratazione quasi del 100%. Ho fatto una piccola modifica nel procedimento, per adattarlo meglio alle mie esigente, e nella quantità di lievito usato. Ma è veramente di una facilità estrema, considerando poi quanto è buono.
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sabato 11 febbraio 2017

San Valentino, con Mini red velvet


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Ogni scusa è buona per preparare un dolce, quindi non potevo certo ignorare che fra pochi giorni è San Valentino! E' l'occasione ideale per fare un dessert che non ho mai provato prima, ma che mi ha sempre attirato, la Red Velvet. Ma non volevo la classica torta, desideravo vestirla appositamente per una cenetta romantica, per una coppia. Così eccole qua, queste mini tortine rosse irresistibili. Due bocconi di bontà.
Ho usato la ricetta di Peggy Porschen, gentilmente riportata qui, in cui i passaggi da rispettare sono pochi ma chiari. La ricetta originale, come molte americane, prevede l'uso del latticello, che possiamo fare in casa facilmente, come indicherò nella ricetta.
Per la cream cheese suggerisco due varianti italianizzate. Una con solo panna e mascarpone, e un'altra per gli amanti di un gusto più marcatamente "cheese", con l'aggiunta di un formaggio tipo Philadelphia.

mercoledì 8 febbraio 2017

Monoporzione alla nocciola e gianduja


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Mi capita a volte di trovare delle ricette a cui torno col pensiero anche a distanza di tempo, ci rimugino la sera, o mentre faccio altro, perché mi rimane addosso una certa felicità per averle scoperte, il ricordo di una particolare consistenza e di una bontà incredibili. E' questo il caso delle creme che ho usato per creare un dolce monoporzione, dalle linee pulite, così armonioso nell'accordo fra i sapori. Considerando chi sono gli autori delle ricette, non poteva che essere altrimenti. La crema di nocciola che ho usato per la parte esterna è di Gianluca Fusto, tratta dal suo splendido, elegante libro "Percorsi". Questa ricetta mi ha portato anche a un'ulteriore scoperta, mi ha fatto conoscere una persona fantastica, unica e alla mano come Fusto. L'ho contatto in merito alla pubblicazione del dolce, e si è dimostrato di una gentilezza e disponibilità al di là di ogni immaginazione. Ne sono rimasta veramente colpita, credo di essermi sperticata in ringraziamenti ma ancora non rende l'idea di quanto gli sia grata.
La crema chantilly al gianduja (che ho appena modificato eliminando il caffè) inserita come inserto, è invece di Michalak, geniale e versatile nella sua semplicità. Alla base ho usato il biscotto al cacao senza farina di Montersino, già indicato qui, e decorato con cioccolato temperato e una nocciola passata nell'isomalto un po' addensato.
Un ringraziamento particolare va a una ragazza speciale, Francesca di "La dolce parte di me". Oltre ad essere bravissima creando dei dolci stupendi, è anche una persona di una generosità infinita. Senza di lei la mia relazione col temperaggio del cioccolato sarebbe stata molto più traumatica. Inoltre è lei che mi ha consigliato il libro di Fusto.
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martedì 7 febbraio 2017

Burger buns rosa, alla barbabietola


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Questa ricetta l'ho ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Quando penso a un piatto spesso mi immagino prima i colori e l'effetto visivo che voglio ottenere, poi penso quali sapori possano darmi quel risultato e stare bene insieme, perché lo scopo principale è sempre la bontà. Mi immaginavo un bel burger bun allegro, colorato, rosa intenso, per sorprendere la famiglia. Così ho scelto la barbabietola, per il suo succo brillante. Ho preso spunto dalla ricetta delle pizzette da buffet, e l'ho modificata cercando di calibrare i liquidi, dato che la barbabietola è già molo umida. Il suo sapore si sente di più quando il pane è ancora tiepido, ma una volta raffreddato è appena percettibile, inoltre con gli affettati o un ripieno salato è veramente buonissimo. Io l'ho farcito sia con la Golfetta che con un hamburger homemade, uovo a occhio di bue, bacon, scamorza affumicata, insalatina e salse a piacere. Ogni tanto qualche vizietto ci sta bene. I bambini erano entusiasti di mangiare questi panini rosa.
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Torta lamponi e cioccolato


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Questa ricetta l'ho ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Questo abbinamento in famiglia piace molto, il cioccolato e i lamponi insieme sono un'unione perfetta. Così la scelta della torta di compleanno per mio figlio è stata facile, come da lui fra l'altro indicato. Le preparazioni sono tutte semplici, nulla di molto elaborato, un dolce adatto ai bambini. Ovviamente anche la mamma deve divertirsi, quindi ho cercato di decorarla in modo un po' più ricercato. Mi sono messa alla prova con il temperaggio del cioccolato, un'arte che voglio apprendere meglio. Può regalare molte soddisfazioni, ma non è così semplice come sembra beccare subito le temperature giuste.
La torta è composta da tre strati alternati di composto brownie all'olio tratto dalla Crostata Brownie di Luca Montersino, farciti da una confettura biologica di lamponi (comprata) e dalla crema pasticcera al cioccolato al 55% di Leonardo Di Carlo (che mi permette gentilmente di pubblicare le sue fantastiche ricette tratte dal suo libro "Tradizione in Evoluzione).
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Crostata moderna, per una colazione diversa.


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Questa ricetta l'ho ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Facendo torte moderne spesso capita che avanzi qualche crema, così le metto negli stampini in silicone, le congelo, poi le sformo e le conservo ben chiuse in congelatore. In questo modo ho sempre qualcosa da poter utilizzare per fare dei decori o dei dessert veloci e buonissimi. Ad esempio, l'altra mattina ho pensato di fare una colazione un po' diversa, quindi ho preso un disco di pasta sablè di Leonardo Di Carlo (avanzato da questa preparazione) che avevo cotto in precedenza e conservato in una scatola di latta (era come appena fatto, friabile e fragradante), l'ho spolverato di zucchero a velo e l'ho decorato con delle quenelle di crema tiramisù pastorizzata (stampo Silikomart professional) la cui ricetta la trovate qua, con la ganache spumosa al cioccolato avanzata dalla Caramella Mou di Santin (stampo Globe della Silikomart professional), con il biscotto morbido al cioccolato della stessa preparazione, cubetti di gelee alla fragola (ricetta tratta dalla torta Perla Rubino di Luca Montersino) e lamponi freschi. Il risultato è una bella e buona ghirlanda.

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Pizzette da buffet o torta di rose salata


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Questa ricetta l'ho ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Un impasto versatile, così buono che lo farete e rifarete. Così soffice da stupirsene a ogni morso. Così saporito da essere buono anche mangiato come un semplice pan bauletto. In casa ormai lo faccio spesso, declinandolo a seconda degli ingredienti che ho al momento o dell'estro.
Ad un cena ho vestito questo impasto come una torta di rose, con pomodoro, mozzarella e olive verdi piccanti siciliane. Ci è piaciuto così tanto che l'ho riproposto la sera di Capodanno con la forma di pizzette da buffet, ed è stato un successo sia con i bambini che con gli adulti, me ne sono stupita anch'io. Molto più buone delle pizzette del bar, e così soffici e leggere che una tira l'altra.
Ma spesso lo faccio anche come un semplice panbauletto o come paninetti da buffet, comodi per essere portati a scuola o per la merenda. La ricetta l'ho scoperta sul gruppo facebook "Ricette dolci e salate per la Macchina del pane"(non conosco personalmente la signora che l'ha pubblicato e non so se sul blog posso mettere il suo nome) , ma si può fare tranquillamente a mano o in planetaria.
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Crostata con lemon curd e crema tiramisù


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Questa ricetta l'ho ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Avevo voglia di un dolce, allegro, colorato, giovane e cremoso, facilmente trasportabile e di effetto. Dal sapore fresco, buono, che mette tutti d'accordo. Volevo fare una crostata diversa. Ed è nata lei, una crostata primaverile, perfetta in una limpida e luminosa giornata invernale, che ha lasciato scappare un "oooohhh" ai commensali quando è stata portata in tavola, e che è stata presa d'assalto anche per i bis. Una crostata passata sulla tavola colorata e veloce come una farfalla, perché è finita subito. Da rifare, e rifare, perché non stanca mai.
Mi sono affidata a ricette testate e sicure, di cui mi sono innamorata al primo assaggio, la pasta sablè al limone e il lemon curd di Leonardo Di Carlo (ovviamente ho il suo consenso alla pubblicazione) già indicate nella mia Armonia al Limone, e la crema tiramisù di Luca Montersino, molto simile a quella che fa mia mamma. Per la presentazione mi sono ispirata a un pasticcere francese innovativo, di cui ho appena comprato un libro, Cristophe Michalak. Per fare la crostata ho usato un anello microforato Pavoni da 21 cm specifico per questo tipo di dolci, ma è possibile usare una normale tortiera.
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Cremoso al cioccolato con caramello salato e arachidi


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Questa ricetta l'ho ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Per Capodanno volevo un dolce goloso, che solo a guardarlo facesse venire l'acquolina in bocca. Uno di quei dolci che quando lo apri trovi un ripieno colante. Così ho pensato di abbinare il cioccolato a una salsa al caramello salato con arachidi. Che buono! La difficoltà sta nel non fare fuoriuscire il caramello dall'interno del dolce, perché se il cremoso si compatta in congelatore, il caramello no(essendo per la maggior parte composto da zucchero), quindi bisogna avvolgerlo bene nel cremoso, senza metterlo troppo vicino ai bordi dello stampo. Indicherò la ricetta sia per un caramello fluido come quello in foto, che per uno più compatto. La ricetta del cremoso al cioccolato è quella della torta Caraibi di Luca Montersino, il biscotto al cacao senza farina che fa sia da base che da inserto sottile è della Bavarese ai tre cioccolati sempre di Montersino, mentre per la salsa al caramello ho preso spunto da una ricetta di Leonardo Di Carlo a cui ho apportato delle modifiche. E poi, la scelta finale, la veste del dolce. Lo stampo Pillow della Silikomart era perfetto. Ma si può usare qualsiasi stampo in silicone un po' profondo o una semplice tortiera in silicone. Ho ricoperto poi tutto con il burro di cacao spray effetto velluto, ma si può anche glassare. I decori li ho realizzati semplicemente sciogliendo lo zucchero isomalto (che a differenza dello zucchero normale rimane trasparente e non color caramello), aggiungendo il colore rosso in gel e colandolo con un cucchiaino negli stampi in silicone a sfera, i mini Truffle della Silikomart. Nel maneggiare l'isomalto si usano attrezzi metallici e ci si appoggia su un tappetino in silicone perché una volta sciolto è davvero bollente, ma la resa è veramente bella (teme l'umidità, quindi non si mette in frigorifero).
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lunedì 6 febbraio 2017

Armonia al limone


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Questa ricetta è stata ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Questo dolce è nato grazie alla mia amica Deborah, che seguo anche sul blog Zenzero in cucina (dateci un'occhiata perché merita davvero, ha un'eleganza unica). Un bel giorno mi chiede di fare un dolce con ingrediente principale il limone, e io non potevo certo tirarmi indietro. Ho scelto tre basi dal libro "Tradizione in evoluzione" di Leonardo Di Carlo, un testo completo, ma completo veramente. Qualsiasi cosa inerente la pasticceria, lì c'è, ed è spiegata in modo chiaro anche per chi non è un professionista. Così ho pensato di coniugare con diverse forme due creme e una base friabile, un cremoso fresco all'acqua, il lemon curd e la pasta sablè (una pasta frolla più friabile e saporita). Pensavo venisse buono, ma non immaginavo che lo fosse così tanto! Non so dirvi quale di queste tre preparazioni mi piaccia di più, l' unica cosa certa è che è diventato uno dei dessert preferiti di casa mia. Prima di pubblicare le ricette del Maestro Di Carlo gli ho chiesto ovviamente il consenso, dato che si trovano sul suo libro.
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Bavarese ai due cioccolati


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Questa ricetta è stata ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Questa torta è nata dalla voglia fortissima di provare il nuovo stampo professionale della Pavoni. Introvabile in giro, ordinato appositamente su mia richiesta dal gentilissimo personale di Peroni snc. Me ne sono innamorata subito, e avevo in mente di fare una tortina dal decoro semplice ma di impatto. Così è nata lei, la bavarese ai due cioccolati. Ad arricchirla una rosa fatta con crema al burro e sac a poche e uno spolvero di lime.
La bavarese al cioccolato bianco e la gelee ai frutti rossi sono quelle della torta Perla Rubino di Montersino, mentre la bavarese al cioccolato l'ho presa dal blog di Pinella ed è una ricetta di Santin.
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Decorazioni in ghiaccia reale


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Questa ricetta è stata ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Non so quanti video e tutorial ho visto per inquadrare la giusta consistenza della ghiaccia. Perché a seconda della diversa consistenza ci sono diversi usi. La ghiaccia più fluida serve per i riempimenti e per ottenere una base uniforme su cui poi applicare i decori. La ghiaccia più densa invece serve a realizzare i decori in rilievo. Importante è anche l'ampiezza del foro da cui far passare la ghiaccia. Lavori che richiedono molta precisione ma dal risultato pulito e raffinato necessitano di una bocchetta per sac a poche con foro piccolissimo, come lo 0 o 00. Le diverse marche fra l'altro, a parità di numero, si differenziano molto. La Wilton per esempio ha un foro 0 troppo grande a mio parere. Comodissimo diventa quindi realizzare un cornetto in carta forno, perché possiamo tagliare la punta della larghezza desiderata senza dover cambiare beccucci o evitando proprio di comprarli. Io, per completezza, ho usato entrambi i metodi.
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Maritozzi siciliani


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Questa ricetta è stata ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Finalmente, dopo diverso tempo, ho trovato una ricetta che mi ha riportato direttamente in Sicilia, alle brioche zuccherose che compravo da piccola in panificio. Queste brioche a forma di treccia, cosparse di zucchero, morbide e non troppo dolci, sono una delle merende tradizionali siciliane. Sono rimasta sbalordita da come un impasto così semplice, con pochi ingredienti, di facile lavorazione, possa essere così buono e soffice, con pasta filata e profumata. In casa aleggia ancora il loro profumo.
Per la ricetta ringrazio l'autrice di questo blog, da cui l'ho presa. L'ho riadattata per renderla proprio come quelle che vendono ad Agrigento. Essendo una ricetta tradizionale prevede un poco di strutto, che dona una morbidezza ineguagliabile a mio parere. Se proprio non si volesse usare si può sostituire con il burro, ma è una quantità abbastanza limitata, si può osare. Sono orgogliosa che questa ricetta sia stata selezionata dal magazine online di Lorenzo Vinci per rientrare fra le migliori 5 ricette sul web relativamente ai maritozzi! Fa sempre piacere ricevere questo tipo di riconoscimento e portare avanti le eccellenze gastronomiche tipiche della tradizione italiana.
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Caramella Mou di Maurizio Santin


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Questa ricetta è stata ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

E così ci ho provato. Ho visto questo dolce meraviglioso sul blog di Pinella e ho pensato, mettiamoci alla prova. Le varie basi elencate mi facevano venire l'acquolina in bocca, non potevo tirarmi indietro. Devo ammetterlo, per me è stato un dolce molto impegnativo, con ricette mai provate prima, ma la soddisfazione è stata tanta. L'unica variante che ho apportato è la glassa, io ho usato la glassa lucida al cacao già indicata qua, mentre Santin usa una glassa al caramello. Io non avevo al momento molto sciroppo di glucosio a disposizione, quindi ho dovuto cambiare. Spero vi piaccia, secondo me è un dolce delizioso.
 

Torta cremosa cioccolato e lamponi

Questa ricetta è stata ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Questa torta è nata dall'unione di diverse basi tratte da alcune ricette di Luca Montersino. Il risultato è andato al di là delle mie più ottimistiche speranze, ne è nato un dolce fra i più buoni mai mangiati, con un una consistenza che si scioglie in bocca. Alla base ho posto un rettangolo di biscotto al cacao senza farina (preso dalla ricetta della Bavarese ai tre cioccolati), sopra uno strato di ganache al cioccolato e cocco (dalle Tartellette Meringate), ancora il biscotto, poi uno strato di gelatina al lampone, nuovamente il biscotto al cacao e infine la glassa lucida al cacao. Completano il tutto i lamponi, la cui acidità si sposa benissimo con il dolce del cioccolato. Questi accostamenti mi sono piaciuti così tanto che li ho proposti sia come torta che come trancetti.

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Questa ricetta è stata ricopiata dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Questa torta è nata dall'unione di diverse basi tratte da alcune ricette di Luca Montersino. Il risultato è andato al di là delle mie più ottimistiche speranze, ne è nato un dolce fra i più buoni mai mangiati, con un una consistenza che si scioglie in bocca. Alla base ho posto un rettangolo di biscotto al cacao senza farina (preso dalla ricetta della Bavarese ai tre cioccolati), sopra uno strato di ganache al cioccolato e cocco (dalle Tartellette Meringate), ancora il biscotto, poi uno strato di gelatina al lampone, nuovamente il biscotto al cacao e infine la glassa lucida al cacao. Completano il tutto i lamponi, la cui acidità si sposa benissimo con il dolce del cioccolato. Questi accostamenti mi sono piaciuti così tanto che li ho proposti sia come torta che come trancetti.
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Torte decorate con fiori di crema al burro.


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Questo post è stato ricopiato dal mio vecchio blog "I dolci di Chiara".

Mi sembra giusto catalogare queste torte in un unico angolo, perché più che le ricette voglio mostrare il risultato. Per le basi ho preparato Molly cake o torte al cioccolato, farcite con crema diplomatica (crema pasticcera unita alla panna montata) e ricoperte con namelaka al cioccolato bianco o con la cream cheese della Red Velvet. A parte la loro bontà, i veri protagonisti sono i fiori che le decorano, realizzati con la sac a poche e con una classica crema al burro americana.
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Graffe siciliane




Il primo post di questo blog mi sembrava giusto dedicarlo a una ricetta che si prepara tipicamente in Sicilia e nel Sud Italia, un lievitato dolce così semplice ma allo stesso tempo straordinariamente buono. Le graffe sono un ricordo della mia infanzia, ogni bar le espone e sono inconfondibili per la loro sofficità. Il gusto, manco a dirlo, delizioso. Si sciolgono in bocca.
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